mercoledì 2 novembre 2011

Il Cervo alla Fonte e il Leone


Un cervo assetato giunse a una sorgente e, mentre beveva, scorse la propria immagine riflessa sull'acqua: delle corna si inorgoglì, perché le vide ampie e ramificate, ma si rammaricò profondamente delle zampe, che apparivano esili e gracili.
Stava facendo ancora queste considerazioni, quando saltò fuori un leone, che si mise a dargli la caccia.
Il cervo scappò e riuscì a distanziare l'inseguitore di un bel tratto: la forza dei cervi, infatti, è tutta nelle zampe, quella dei leoni, invece, nel cuore. Finchè la pianura si allargava sgombra di alberi, il fuggitivo mantenne il vantaggio conquistato con la sua velocissima corsa e si salvò; ma, quando si infilò nel bosco, le sue corna si impigliarono nei rami e gli impedirono di correre. Così andò a finire che il cervo cadde nelle grinfie del leone.
"Povero me!" si disse, ormai in punto di morte. "Chi avrebbe dovuto tradirmi mi offriva una via di scampo, mentre ciò in cui avevo riposto cieca fiducia mi rovina".

Così spesso, nel momento del pericolo, gli amici di cui si dubita salvano e tradiscono invece quelli più fidati.


Questa serie di cinque illustrazioni fa parte del progetto-libro realizzato durante il percorso Master in Illustrazione per l'Editoria per la casa editrice Topipittori, su testo di Esopo.







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